Must HAD: puntare su quello che già esiste!

Chi mi segue lo sa quanto detesto l’espressione “must have“: ho un grosso problema con il must, ovvvero “devi” e con quanto questa locuzione piccola e sibillina rappresenta nel mondo della comunicazione della moda. Quello che “devi avere” è una spinta costante ai consumi che, stagione dopo stagione, invita a comprare qualcosa di nuovo ed irrinunciabile per non sentirsi “fuori” dal gruppo di quelli cool. PAUSA riflessivia. La storia di MUST HAD, piattaforma italiana dedicata esclusivamente al mondo dell’upcycling, è diversa e vuole ribaltare concretamente il paradigma.

Compie un anno domani il portale Must Had, start up ideata da Matteo, Eugenio e Arianna; tre amici con tre passati formativi differenti (marketing, moda e green management) che si sono ritrovati uniti nel progetto di creare qualcosa che avesse fosse in grado di interrompere la ruota dei consumi ed instillare gocce di consapevolezza attraverso la promozione dell’upcycling come alternativa concreta ai soliti Marchi Noti, più o meno Fast. “La nostra missione è quella di trasformare il problema dei rifiuti tessili in un’opportunità, favorendo l’offerta di capi di abbigliamento e accessori unici ottenuti attraverso la rigenerazione di rimanenze di magazzino e usato“. Il padre di Arianna, grande customizzatore di capi in cachemire, è stata la prima ispirazione: perché dunque non cercare di raccogliere altri creativi e marchi che seguissero la stessa filosofia? Ed eccoli comparire tutti in un contenitore digitale: un network che mette in luce le potenzialità e le differenti sfumature del progettare moda partendo da quel che c’è già. “Siamo fortemente convinti che la vera sostenibilità parta dal riutilizzare ciò che già esiste, e da qui nasce il nostro motto everything deserves a second chance.

Il sito è una vetrina per il mondo del refashion, ma anche uno shop dove poter supportare attivamente i brand e contribuire ad un guardaroba unico, originale e dall’impatto ambientale e sociale ridotto. Ma l’impegno di Must Had non si ferma qui: “oltre all’attività di marketplace, abbiamo dato vita a un servizio parallelo chiamato “Close the Loop”, dove Must Had recupera personalmente abbigliamento usato o invenduto da privati o dai magazzini di brands e negozi per poi distribuirli alla nostra rete di Refashion brand che gli darà una nuova vita. Questi prodotti sono poi venduti sulla piattaforma sotto il brand Close the Loop.” Praticamente una collezione di pezzi unici, artigianali e di qualità che danno veramente un nuovo valore al capo originario.

Ogni prodotto che viene acquistato porta con sé una storia che viene raccontata sul sito garantendo la massima trasparenza: dallo scarto di origine fino al processo che ha portato alla rigenerazione di esso.”

Dal web alla MFW…

Già, la storia…ma la pratica? Spesso il procedimento che c’è dietro alla realizzazione di questi capi e oggetti rimane oscura ai più. Ecco che in occasione della Milano Fashion Week, tra una sfilata ridondante ed eventi dedicati al digitale, all’interno del Lotto 11 della Fabbrica del Vapore, si potranno osservare le mani in azione durante il Vernissage del Refashion organizzato da Must Had.

Un evento dove si potranno guardare e toccare con mano le creazioni di alcuni dei brand presenti sul portale, “mettendo in primo piano la storia ed il know- how che hanno permesso a diverse tipologie di scarti di riacquisire valore e trasformarsi in arte.” Ma non solo: facile vedere il prodotto finito, ma il processo? In questa occasione sarà possibile vedere le mani muoversi e nuovi capi prendere vita, live. Ci sarà Culo Camicia (che amo di già!) che trasforma vecchie camicie in boxer, Operamia che impreziosisce denim e pelle con disegni dipinti a mano, ed Emina che interviene su vecchi capi applicando la tintura botanica, il batik e lo shibori. Dimostrazione concreta che quel che si possiede già si può continuare a possedere in una veste diversa 😉

L’evento è aperto al pubblico (basta registrarsi qui) e, chi vuole, è assolutamente invitato a portare vecchi capi inutilizzati sui quali, su richiesta, i marchi potranno eseguire delle rigenerazioni personalizzate, dando loro una nuova vita e rendendoli unici. Possono anche essere semplicemente donati a Must Had che si impegnerà per dargli una seconda vita e rimetterli in vendita sulla piattaforma, offrendo uno sconto del 15% in cambio di ogni donazione.

Insomma, se fossi da quelle parti sarei già lì. Visto che sono fuori mano, andate voi a dare una sbirciatina per me?!? 😉

I brand presenti sono:

  1. Culo Camicia
  2. Operamia
  3. Emina
  4. Laboratorio Luparia
  5. Masha With Maria
  6. Ritagli di G
  7. Silent People
  8. Skinsbelts
  9. Nasco unico
  10. Francesca Marchisio

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